Protocollo Trauma SVT

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Il trauma rappresenta la principale causa di morte nei soggetti in età compresa tra 1 e 40 anni ed è spesso

associato a lesioni invalidanti.

L’elemento che incide maggiormente sulla prognosi

dei soggetti traumatizzati è il “fattore tempo”, minore è il tempo impiegato tra l’evento acuto e il primo trattamento, maggiore è la probabilità di sopravvivenza con minori esiti invalidanti del soggetto coinvolto.

L’altro elemento rilevante è rappresentato dalla competenza dell’equipe di soccorso.

Valutazione della scena

Uscita/arrivo sul posto

  • comunicare alla CO 118 l’uscita e l’arrivo sul posto

Sicurezza

  • indossare i dispositivi di sicurezza individuali: guanti, occhiali, maschera, elmetto (se necessario) se la situazione lo richiede indossare i dispositivi di protezione aggiuntivi: maschera alta protezione, camice/tuta protettiva infetti..
  • valutare la sicurezza della scena e richiedere se necessario l’ intervento altre organizzazioni: VV FF, PS, ecc.

Dinamica dell’evento

  • cosa è successo: natura dell’evento (tipologia incidente stradale, caduta dall’alto ecc..)
  • come è successo: modalità in cui si è sviluppato l’evento stesso

Numero di persone coinvolte 

  • valutare quante persone sono coinvolte e la necessità di fare un Triage
  • comunicare al 118

Accessibilità al paziente

  • il Pz è accessibile?
  • il Pz si può evacuare facilmente?
  • eliminare gli ostacoli se possibile, altrimenti allertare la CO per invio dei VVF

Colpo d’occhio e “Rapid assesment”

  • valutare la posizione e postura del Pz, colorito cutaneo, emorragie importanti
  • bloccare manualmente il rachide cervicale e valutare velocemente i segni vitali: occhi aperti, parla, si lamenta, respira, si muove

Valutazione primaria

Fase A (RACHIDE E VIE AEREE)

Blocco manuale del rachide

  • eseguire l’approccio frontalmente

Valutazione della responsività

  • chiamare ad alta voce

Se non risponde

  • allertare la CO 118
  • richiedere i presidi per la rianimazione + DAE
  • posizionare il Pz su un piano rigido e allinearlo
  • garantire pervietà vie aeree
  • valutare il GAS + MO.TO.RE. (adulto)
  • valutare il GAS (infante/bambino)

Se il respiro è assente

  • comunicare inizio RCP alla CO e attuare il BLS-D/PBLS-D

Se il respiro è presente

  • posizionare collare cervicale e procedere con BCDE

Ossigenoterapia

  • nel trauma somministrare sempre ossigeno appena possibile
  • usare maschera oro facciale + reservoir ad un flusso di 10-15  l/min. avendo come obbiettivo una SpO2 > 94 %
  • nel paziente con BPCO l’obbiettivo di SpO2 è tra 88 e 92 %.

Fase B (O.P.A.C.S.)

O (osservare la qualità del respiro)

  • difficoltoso (dispnea)
  • agonico (gasping)
  • espansione asimmetrica
  • deviazione della trachea/laringe
  • oggetti ritenuti

P (palpare delicatamente il torace)

  • valutare se presente enfisema sottocutaneo
  • deformità costali
  • controllare se l’espansione toracica è asimmetrica

A (ascoltare rumori respiratori)

  • rantoli
  • soffi
  • ronchi
  • sibili

C (contare la frequenza del respiro)

  • i valori d’allarme FR > 29 atti al minuto e FR < 10 atti al minuto
  • se il paziente non ventila a sufficienza, supportare la ventilazione con il pallone autoespansibile tipo Ambu con reservoir (12-20 atti/min)

S  (saturimetria)

  • valutare la saturazione, valore d’allarme SpO2 <90 (in ossigeno)

Fase C (CIRCOLO + EMORRAGIE)

Controllo delle emorragie

  • controllare la presenza di pallore cutaneo, cute fredda e sudata
  • tamponare emorragie esterne importanti e ben visibili

Controllo del circolo

  • con polso radiale presente PAS superiore a 80 mm Hg
  • valutare la frequenza cardiaca
  • la tachicardia è il primo segno di shock

Fase D (ESAME NEUROLOGICO)

Valutazione neurologica

  • con AVPU o scala di GCS
  • valutazione sensibilità e motricità degli arti

Valutazione delle pupille

  • midriasi
  • miosi
  • anisocoria
  • isocoria

Fase E (ESPOSIZIONE E PROTEZIONE TERMICA)

  • esporre il Pz nei limiti
  • ricercare abrasioni, ecchimosi, ematomi, ferite, deformità
  • medicare solo le ferite importanti per non ritardare il caricamento
  • scegliere i presidi idonei e applicarli
  • proteggere il Pz con coperte isotermiche

Valutazione secondaria

La rivalutazione della scena e dinamica dell’evento

  • ricercare indicatori di trauma grave

Anamnesi del paziente AMPIA

  • A: allergie
  • M: medicinali assunti
  • P: patologie (malattie) sofferte, possibile stato di gravidanza
  • I:  ingestione di cibi, bevande, sostanze
  • A: altro relativo all’evento: condizioni ambientali, informazioni di testimoni presenti

Immobilizzazione e medicazioni

  • ricontrollare il posizionamento e l’efficacia dei presidi
  • provvedere a medicare escoriazioni, ferite ed ustioni non ancora trattate

Valutazione dei parametri vitali

  • F.R. (frequenza respiratoria)
  • SpO2 (saturazione di ossigeno)
  • F.C. (frequenza cardiaca)
  • P.A. (pressione arteriosa)

Il trasporto del traumatizzato

Comunicazione

  • comunicare con la CO codice gravità e P.S. di destinazione

Scheda pazienti

  • compilare correttamente e completamente la scheda

Rivalutazione del Pz  con schema A-B-C-D-E

  • durante il trasporto rivalutare con schemaA-B-C-D-E partendo sempre dalla testa
  • controllare frequentemente il Pz fino all’arrivo in PS.
  • ricontrollare FR, SpO2, FC, PA, AVPU o GCS
  • considerare sempre la necessità di allertare l’equipe ALS

Consegnare il paziente in Triage

  • fornire notizie sull’evento e sul Pz

Riordinare

  • riordinare mezzo di soccorso e comunicare il rientro in sede

Quando allertare un MSA

Nella fase A

  • se il Pz non risponde
  • presenza di sangue o vomito non removibili in modo definitivo in soggetto con alterazioni dello stato di coscienza
  • in presenza di trisma, con impossibilità ad accedere al cavo orale
  • nei gravi traumi facciali e del collo
  • nelle ustioni al volto e del collo
  • sospetto di ustioni delle vie aeree

Nella fase B

  • dispnea evidente
  • asimmetrie toraciche
  • volet costale o enfisema sottocutaneo
  • FR > 29 atti/min o se FR <10 atti/min
  • SpO2 <90 in ossigeno con maschera reservoir
  • presenza di ferite penetranti

Nella fase C

  • polso radiale assente con carotideo presente
  • PAS < 100
  • in assenza di valori di PA: l’associazione di tachicardia, pallore, polipnea e agitazione
  • emorragie esterne importanti

Nella fase D

  • AVPU “P” (risponde solo agli stimoli dolorosi) o “U” (non risponde a nessuno stimolo)
  • GCS < 9
  • se Pz confuso o non ricorda l’accaduto riferirlo alla CO

Nella fase E

  • ustioni >20% della superficie corporea
  • un addome dolente, soprattutto in presenza di deformità/tumefazioni della parete o di un rapido aumento di volume
  • almeno due fratture dei segmenti ossei prossimali (es. due femori o un femore e un omero)
  • l’asimmetria delle creste iliache con sospetto di frattura di bacino
  • amputazioni prossimali
  • otorragia con alterazione dello stato di coscienza
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